Morii per la bellezza - ma da poco
m'avevano composta nella tomba
che un altro - morto per la verità -
venne deposto nel sepolcro accanto.
Domandò sottovoce perché ero
morta. Risposi: "Per la bellezza".
"Io per la verità. Sono una cosa sola"
disse, "Siamo fratelli".
Così, come congiunti che s'incontrano
di notte, parlammo
dall'una all'altra tomba
finché il muschio non toccò
le nostre labbra - e ricoprì i nostri nomi.
(E. Dickinson)
Un libro dev'essere una picozza per rompere il mare di ghiaccio che è dentro di noi.
mercoledì 25 febbraio 2009
mercoledì 18 febbraio 2009
Impaziente d'amore
Se in autunno tu venissi da me
caccerei l'estate
un po' sorridente - un po' irritata -
come la massaia scaccia una mosca.
Se potessi rivederti tra un anno
Se potessi rivederti tra un anno
farei tanti gomitoli dei mesi -
li metterei in cassetti separati
per paura che i numeri si confondano.
Se l'attesa fosse soltanto di secoli
Se l'attesa fosse soltanto di secoli
li conterei sulla mano
sottraendo finché non mi cadessero
le dita nel paese di Van Dieman.
E se fossi certa che finita questa vita
E se fossi certa che finita questa vita
la mia e la tua continueranno a vivere
getterei la mia come una buccia
e sceglierei con te l'eternità.
Ma ora - incerta sulla durata del tempo - che ci separa,
la cosa m'inquieta, come l'ape folletto,
che non avverte quando pungerà.
Ma ora - incerta sulla durata del tempo - che ci separa,
la cosa m'inquieta, come l'ape folletto,
che non avverte quando pungerà.
(E. Dickinson)
mercoledì 11 febbraio 2009
Paura del diverso
per un occhio che capisce
Molta saggezza, la più pura follia.
Anche in questo prevale la maggioranza.
Conformati, e sei saggio
dissenti, e sei pericoloso.
Un matto da legare
(E. Dickinson)
lunedì 2 febbraio 2009
L'insuccesso
Dolcissimo appare il successo
a chi non l'ha mai avuto.
Per apprezzare un nettare
ci vuole una forte sete.
Non uno della folla purpurea
che oggi ha conquistato la bandiera
può trovare una definizione precisa
per la vittoria.
Come colui che vinto - nell'agonia -
sente col suo orecchio deluso
le note lontane del trionfo,
strazianti e chiare!
(Emily Dickinson)
a chi non l'ha mai avuto.
Per apprezzare un nettare
ci vuole una forte sete.
Non uno della folla purpurea
che oggi ha conquistato la bandiera
può trovare una definizione precisa
per la vittoria.
Come colui che vinto - nell'agonia -
sente col suo orecchio deluso
le note lontane del trionfo,
strazianti e chiare!
(Emily Dickinson)
Iscriviti a:
Post (Atom)