lunedì 7 dicembre 2009

Lasciare una traccia

Nel vostro passaggio in questo mondo che ve ne accorgiate o no, chiunque
voi siate e dovunque voi andiate, state lasciando dietro di voi una traccia.
La vostra traccia in questo mondo è segnata da azioni, dalle frasi che dite e dalle parole che scrivete.
Le azioni sono pietre miliari, fissate in modo permanente.
Le frasi sono orme che però il tempo può alterare o cancellare.
Le parole scritte sono tacche coscientemente lasciate sugli alberi
della propria vita.
(Baden Powell)

mercoledì 26 agosto 2009

Anima

L'anima è una goccia dell'oceano divino
di cui siamo, per un brevissimo tempo,
l'umile vettore.
E' stata emanata da Dio
e viaggia per ritornare e dissolversi in Dio.
(A. Jodorowsky)

martedì 4 agosto 2009

Mi fido di Te

Questa notte ho fatto un sogno,
ho sognato che ho camminato sulla sabbia
accompagnato dal Signoree
sullo schermo della notte erano proiettatitutti i giorni della mia vita.

Ho guardato indietro e ho visto che
ad ogni giorno della mia vita,
apparivano due orme sulla sabbia:una mia e una del Signore.

Così sono andato avanti, finché
tutti i miei giorni si esaurirono.
Allora mi fermai guardando indietro,
notando che in certi puntic'era solo un'orma...
Questi posti coincidevano con i giornipiù difficili della mia vita;
i giorni di maggior angustia,
di maggiore paura e di maggior dolore.

Ho domandato, allora:"Signore, Tu avevi detto che saresti stato con me
in tutti i giorni della mia vita,
ed io ho accettato di vivere con te,
perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti
più difficili?".

Ed il Signore rispose:"Figlio mio, Io ti amo e ti dissi che sarei stato
con te e che non ti avrei lasciato solo
neppure per un attimo:
i giorni in cui tu hai visto solo un'orma
sulla sabbia,
sono stati i giorni in cui ti ho portato in braccio".

(Margaret Fishback Powers)

Guarire

La guarigione (psicologica) è un processo doloroso: nessuna ferita può guarire se non viene aperta di nuovo.

(Dal libro "La ferita primaria")

domenica 2 agosto 2009

Ama di più

Quando pensi di aver fatto abbastanza nell'esercizio della carità, spingiti più avanti: ama di più.

Quando sei tentato di arrestarti di fronte alle difficoltà con gli altri, sforzati di superare gli ostacoli: ama di più.

Quando il tuo egoismo vuol farti rinchiudere in te stesso, esci dal tuo ripiegamento: ama di più.

Quando per riconciliarti aspetti che l'altro faccia il primo passo, prendi tu l'iniziativa: ama di più.
Quando ti senti spinto a protestare contro ogni ingiustizia di cui sei stato vittima, sforzati di mantenere il silenzio: ama di più!

(San Pio da Pietralcina)
Pubblicata da un amico

martedì 28 luglio 2009

Dedica

La prima volta che ti ho visto,
il mio cuore si è fermato,
ha ricominciato a battere
solo quando mi hai parlato,
ti prego, non smettere mai di parlarmi,
perché io non smetterò mai di amarti.

(Dal libro "Un'estate con il mostro")

martedì 7 luglio 2009

Tutto

Tutto
una parola sfrontata e gonfia di boria.
Andrebbe scritta fra virgolette.
Finge di non tralasciare nulla,
di concentrare, includere, contenere e avere.
E invece è soltanto
una brandello di bufera.
(W. Szymborska)

lunedì 29 giugno 2009

Le tre parole più strane

"Quando pronuncio la parola Futuro,
la prima sillaba va già nel passato.

Quando pronuncio la parola Silenzio,
lo distruggo.

Quando pronuncio la parola Niente,
creo qualche cosa che non entra in alcun nulla".

(W. Szymborska)

domenica 28 giugno 2009

Essere

Nella moltitudine

Sono quella che sono.
Un caso inconcepibile
come ogni caso.

In fondo avrei potuto avere
altri antenati,
e così avrei preso il volo
da un altro nido,
così da sotto un altro tronco
sarei strisciata fuori in squame.

Nel guardaroba della natura
c'è un mucchio di costumi:
di ragno, gabbiano, topo campagnolo.
Ognuno calza subito a pennello
e docilmente è indossato
finché non si consuma.

Anch'io non ho scelto,
ma non mi lamento.
Potevo essere qualcuno
molto meno a parte.
Qualcuno d'un formicaio, branco, sciame ronzante,
una scheggia di paesaggio sbattuta dal vento.

Qualcuno molto meno fortunato,
allevato per farne una pelliccia,
per il pranzo della festa,
qualcosa che nuota sotto un vetrino.

Un albero conficcato nella terra,
a cui si avvicina un incendio.

Un filo d'erba calpestato
dal corso di incomprensibili eventi.

Uno nato sotto una cattiva stella,
buona per altri.

E se nella gente destassi spavento,
o solo avversione,
o solo pietà?

Se al mondo fossi venuta
nella tribù sbagliata
e avessi tutte le strade precluse?

La sorte, finora,
mi è stata benigna.

Poteva non essermi dato
il ricordo dei momenti lieti.

Poteva essermi tolta
l'inclinazione a confrontare.

Potevo essere me stessa - ma senza stupore,
e ciò vorrebbe dire
qualcuno di totalmente diverso.

(W. Szymborska)

domenica 24 maggio 2009

Vicini a Dio

"Quando le forze vengono meno, quando non capisci qualcosa, forse impari a pregare o ad aggrapparti a ciò che hai appreso in passato, da bambino, magari senza comprenderlo. Molto più tardi, in una situazione difficile o di fronte ad una grande impresa, la preghiera esercitata in precedenza acquista d'improvviso forza quasi spontaneamente.

Il percorso che condice a Dio dovremmo pianificarlo come una camminata o una gita in montagna e prepararci.

Chi va in montagna, prima si allena. Le forze spirituali possono essere allenate proprio come quelle fisiche. Se mi limito a guardare la televisione o a sedere davanti al computer, i "muscoli" dell'amore, della fantasia e anche del rapporto con Dio si indeboliranno sempre più.

Credo che dobbiamo fare esercizio: le preghiere, gli esercizi spirituali, il dialogo e il servizio sociale sono utili a questo scopo. Chi li pratica si avvicina a Dio. Sente con maggior forza di collaborare con Dio." (Carlo Maria Martini - Conversazioni notturne a Gerusalemme).

domenica 10 maggio 2009

Insieme

Andare al parco e guardare gli alberi da soli può essere bellissimo; ma avere al braccio qualcuno che dice: "Guarda quelli violacei", mentre voi stavate guardando quelli blu, e così non vi lasciate sfuggire nè gli alberi violacei nè quelli blu, è fantastico".
(L. Buscaglia)

lunedì 13 aprile 2009

Tra sogno e realtà

Tutto fu ambìto
e tutto fu tentato.
Quel che non fu fatto
io lo sognai;
e tanto era l'ardore
che il sogno eguagliò l'atto.

(D'annunzio)

domenica 5 aprile 2009

Risposte...

Il giorno più bello? Oggi.

L'ostacolo più grande? La paura.

La cosa più facile? Sbagliarsi.

L'errore più grande? Rinunciare.

La radice di tutti i mali? L'egoismo.

La distrazione migliore? Il lavoro.

La sconfitta peggiore? Lo scoraggiamento.

I migliori professionisti? I bambini.

Il primo bisogno? Comunicare.

La felicità più grande? Essere utili agli altri.

Il mistero più grande? La morte.

Il difetto peggiore? Il malumore.

La persona più pericolosa? Quella che mente.

Il sentimento più brutto? Il rancore.

Il regalo più bello? Il perdono.

Quello indispensabile? La famiglia.

La rotta migliore? La via giusta.

La sensazione più piacevole? La pace interiore.

L'accoglienza migliore? Il sorriso.

La miglior medicina? L'ottimismo.

La soddisfazione più grande? Il dovere compiuto.

La forza più grande? La fede.

Le persone più necessarie? I sacerdoti.

La cosa più bella del mondo? L'amore.

(Madre Teresa)

martedì 24 marzo 2009

Multipla follia

Sono io e tanti altri volti insieme,
storie diverse che si intrecciano e si salvano
dalle stesse radici distruttive e sopravvivono
fino a quando non potranno ricongiungersi e scoprire
che sono state reciproca salvezza le une per le altre,
mentre il vento devastava violento la loro unica casa.
(A. Natilla)

mercoledì 25 febbraio 2009

Bellezza e verità

Morii per la bellezza - ma da poco
m'avevano composta nella tomba
che un altro - morto per la verità -
venne deposto nel sepolcro accanto.

Domandò sottovoce perché ero
morta. Risposi: "Per la bellezza".
"Io per la verità. Sono una cosa sola"
disse, "Siamo fratelli".

Così, come congiunti che s'incontrano
di notte, parlammo
dall'una all'altra tomba
finché il muschio non toccò
le nostre labbra - e ricoprì i nostri nomi.

(E. Dickinson)

mercoledì 18 febbraio 2009

Impaziente d'amore

Se in autunno tu venissi da me
caccerei l'estate
un po' sorridente - un po' irritata -
come la massaia scaccia una mosca.
Se potessi rivederti tra un anno
farei tanti gomitoli dei mesi -
li metterei in cassetti separati
per paura che i numeri si confondano.
Se l'attesa fosse soltanto di secoli
li conterei sulla mano
sottraendo finché non mi cadessero
le dita nel paese di Van Dieman.

E se fossi certa che finita questa vita
la mia e la tua continueranno a vivere
getterei la mia come una buccia
e sceglierei con te l'eternità.

Ma ora - incerta sulla durata del tempo - che ci separa,
la cosa m'inquieta, come l'ape folletto,
che non avverte quando pungerà.

(E. Dickinson)

mercoledì 11 febbraio 2009

Paura del diverso

Molta follia è suprema saggezza
per un occhio che capisce
Molta saggezza, la più pura follia.
Anche in questo prevale la maggioranza.
Conformati, e sei saggio
dissenti, e sei pericoloso.
Un matto da legare
(E. Dickinson)

lunedì 2 febbraio 2009

L'insuccesso

Dolcissimo appare il successo
a chi non l'ha mai avuto.
Per apprezzare un nettare
ci vuole una forte sete.

Non uno della folla purpurea
che oggi ha conquistato la bandiera
può trovare una definizione precisa
per la vittoria.

Come colui che vinto - nell'agonia -
sente col suo orecchio deluso
le note lontane del trionfo,
strazianti e chiare!

(Emily Dickinson)

sabato 24 gennaio 2009

Toccarsi...

[...] Come potrei trattenerla in me,
la mia anima, che la tua non sfiori;
come levarla, oltre te, ad altra cosa?
Ah potessi nasconderla in un angolo
perduto nella tenebra, un estraneo
rifugio silenzioso che non seguiti
a vibrare se vibra il tuo profondo.
Ma tutto quello che ci tocca, te,
e me, insieme ci prende come un arco
che da due corde un suono solo rende.
Su qual strumento siamo tesi, e quale
violinista ci tiene nella mano?
[...] Noi ci tocchiamo. Con che cosa?
Con dei battiti d'ali, con le lontananze stesse ci tocchiamo.

(Rainer Maria Rilke)

domenica 18 gennaio 2009

La quiete

Se cerchi di conquistare
il mondo
e farne quello che vuoi,
non avrai successo.

Il mondo è un contenitore
dello spirito
e non è fatto
per essere manipolato.

Dominalo, e lo rovinerai.
Afferralo, e lo perderai.

I cinque colori accecano l'occhio.
I cinque suoni assordano l'orecchio.
I cinque sapori saturano il palato.

Inseguire desideri fatui ostacola la crescita.
Correre qua e là, volere questo e quello...
tante vie per impazzire.

Abbandona ciò che è fuori.
Coltiva ciò che è dentro.
Vivi per il tuo centro,
non per i sensi.

(Lao Tzu)

giovedì 15 gennaio 2009

Crescere

Troviamo conforto grazie a coloro che sono d'accordo con noi
e cresciamo grazie a coloro che
non lo sono.
(F.A. Clark)

lunedì 5 gennaio 2009

Sognatore delle Montagne

Non mi interessa sapere qual è il tuo mestiere.
Voglio sapere per cosa si strugge il tuo cuore,
e se hai il coraggio di sognare l’incontro con ciò che esso desidera.

Non mi interessa sapere quanti anni tu abbia.
Mi interessa sapere se correrai il rischio di fare la figura del pazzo
per amore, per il tuo sogno, per l’avventura di essere vivo.

Non mi interessa sapere quali pianeti quadrano con la tua luna,
voglio sapere se hai toccato il centro del tuo dolore,
se le difficoltà della vita ti hanno portato ad aprirti oppure…
a chiuderti in te stesso nel timore di soffrire ancora!

Voglio sapere se sei capace di stare nel tuo dolore,
tuo e mio, senza nulla fare per nasconderlo,
o allontanarlo o cristallizzarlo.

Voglio sapere se sei capace di stare nella gioia,
tua e mia, se puoi scatenarti nella danza e lasciare che l’estasi
ti invada fino alla punta delle dita dei piedi o delle mani,
senza esortarci ad essere prudenti, realisti, o consapevoli dei limiti umani.

Non mi interessa sapere se la storia che mi racconti è vera.
Voglio sapere se sei capace di deludere un altro
per restare fedele a te stesso, e non tradire mai la tua anima
a costo che altri ti chiamino traditore.

Voglio sapere se puoi essere di parola e quindi degno di fiducia.

Voglio sapere se se capace di trovare la bellezza
anche nei giorni in cui il sole non splende […]
e se puoi dare inizio alla tua vita sulle sponde di un lago
gridando: “Sì” al bagliore d’argento della luna piena.

Non mi interessa sapere dove vivi, né quanto denaro possiedi.
Voglio sapere se dopo una notte disperata di pianto,
sei capace di alzarti, così come sei, sfinito e con l’anima coperta di lividi,
per metterti a fare quello che c’è da fare per i bambini.

Non mi interessa sapere chi conosci, né come mai ti trovi qui.
Voglio sapere se starai in piedi con me
al centro del fuoco, senza tirati indietro.

Non mi interessa sapere cosa hai studiato, né con chi e neppure dove.
Voglio sapere cosa ti sostiene da dentro
quando tutto il resto viene a mancare.

Voglio saper se puoi stare solo con te stesso,
e se la tua compagnia ti piace veramente nei momenti di vuoto.


(Preghiera indiana di Sognatore delle Montagne)

giovedì 1 gennaio 2009

Che sia una anno di Pace (Benvenuto 2009)


Pace come Amore
Pace come Solidarietà
Pace come Perdono
Pace come Valore Educativo
Pace come Dono
Pace come Cammino
Pace come Dignità
Pace come Obiettivo
Pace come Amicizia
Pace come Diritto
Pace come Progetto
Pace come Verità
Pace come Cibo e Acqua
Pace come Eternità
Pace come Anima
Pace come Umiltà
Pace come Silenzio
Pace come Vocazione
Pace come Famiglia
Pace come Armonia
Pace come Serenità
Pace come Tolleranza
Pace come Accettazione
Pace come Cambiamento
Pace come Positività
Pace come augurio per tutto il 2009: che entri nelle case e nei cuori di tutti!!

(Il disegno, raffigurante un folletto che spinge un mondo fatto di fiori, è stato realizzato da Sofia Venturelli, I Media per il concorso Poster per la Pace 2006-2007)